Tracce criminali. Storie di omicidi imperfetti by Carlo Lucarelli & Massimo Picozzi

autore:Carlo Lucarelli & Massimo Picozzi [Lucarelli, Carlo & Picozzi, Massimo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2006-02-14T23:00:00+00:00

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Quarto.

Microtracce.

Il caso degli Atlanta Child Murders.

Edward Hope Smith ha quattordici anni, è di colore e vive in un quartiere degradato a sudovest di Atlanta. Un quartiere degradato di una grande città americana è un posto in cui si vive male, stipati in case quasi diroccate, dai servizi fatiscenti, un posto in cui si ammucchiano i rifiuti ai lati delle strade, la polizia ci passa solo quando è necessario e per il resto tutto è in mano ai ragazzi delle gang e agli spacciatori di droga. Cape Street è così, ed è così Memorial Drive, anche se sta a sudest, dall’altra parte della città. È lì che vive Alfred Evans, anche lui quattordicenne e anche lui nero. Brutte case, brutta gente e brutte storie. Così quando i due ragazzi vengono trovati morti in un boschetto alla periferia di Atlanta, appena fuori dalla Nisley Lake Road, la prima cosa a cui pensa la polizia è proprio quella, una brutta storia. Una brutta storia di droga.

A Edward hanno sparato con una calibro 22, mentre Alfred sembra che sia stato strangolato. Sembra, perché i corpi dei due ragazzi sono così ridotti male che li hanno dovuti riconoscere dalle impronte dei denti. È il 28 luglio del 1979, e ad Atlanta fa molto caldo.

Cosa è successo? Per la polizia è tutto chiaro. I due ragazzi sono stati ammazzati per una questione di droga. Si conoscevano, questo si sa, erano amici, poi hanno litigato, Alfred ha sparato a Edward e un altro ragazzo, che era con loro, lo ha strangolato. I due ragazzi, però, non erano spacciatori, non facevano uso di droga, erano due atleti, Edward appassionato di football e Alfred di pugilato.

Non erano neanche scomparsi assieme. Edward era andato a pattinare con la sua ragazza, l’aveva lasciata poco dopo la mezzanotte del 21 luglio e non era mai arrivato a casa.

Alfred era scomparso sette giorni dopo, era uscito per andare a vedere un film di karate e da allora non lo avevano più visto.

Ma i due ragazzi sono ragazzi, sono neri e vivono a Cape Street e Memorial Drive, per cui si tratta di un affare di droga. E basta.

Per Milton Harvey, invece, è diverso. Anche lui ha quattordici anni ed è nero, ma vive in un bel quartiere a nordest di Atlanta. È un tipo in gamba, un adolescente piuttosto sveglio, col primo accenno di peluria sotto il naso che lui cerca di trasformare in un paio di baffetti. Ci tiene al suo aspetto, Milton, ha saltato il primo giorno di scuola perché la madre gli ha comprato le scarpe da ginnastica della marca sbagliata e lui, con quella roba fuori moda, in giro non ci va. Il 4 settembre 1979, la madre lo manda in banca a cambiare un assegno. Milton prende una bicicletta, esce di casa e non torna più. La bicicletta la ritrovano una settimana dopo, in una zona desertica fuori dalla città. Milton lo trovano a metà novembre, in una discarica di East Point, un paesino appena fuori dai confini comunali di Atlanta.

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